Ci scrivono in tanti sulle storture in atto e da correggere nei vari istituti normativi, chiedendoci di farci portavoce delle loro istanze nei confronti delle Istituzioni.
Questa doglianza, in merito alla componente affitto del reddito di cittadinanza, ci arriva da una nostra associata di Roma, con richiesta anche di pubblicazione su Confedilizia notizie. Noi – dopo aver evidenziato il problema anche al Parlamento nel corso dell’audizione sulla manovra 2022 – l’accontentiamo.
“In previsione delle modifiche del reddito di cittadinanza (RDC), spero che il Governo apporti una modifica essenziale: chi chiede il RDC per la sua situazione economica e familiare e chiede anche il sostegno per l’affitto di una casa e la ottiene per un massimo di 280 euro mensili, la suddetta cifra venga erogata direttamente al proprietario della casa per scalarlo dal canone di affitto. Questo perché adesso alcuni inquilini, che percepiscono il RDC e anche questo importo per l’affitto (perché hanno dichiarato che sono in affitto con contratto regolarmente registrato), essendo morosi da diversi mesi con il proprietario, non versano neanche quello che lo Stato gli dà per contribuire a pagare l’affitto. Così il proprietario non incassa niente e l’affittuario moroso, proprio perché è in una casa in affitto, incassa altri soldi mentre il proprietario continua il suo contenzioso e a spendere soldi con avvocati al fine di ottenere lo sfratto per morosità con l’inquilino. Una beffa al proprietario e una ‘truffa legalizzata’ allo Stato ovvero a noi tutti”.
da Confedilizia notizie, dicembre ’21
Confedilizia notizie è un mensile che viene diffuso agli iscritti tramite le Associazioni territoriali della Confederazione.