Rilanciare l’immobiliare, motore della Nazione
Si è svolta la prima riunione della Consulta immobiliare tra CONFEDILIZIA e ASPESI, costituita al fine di individuare ed elaborare proposte normative per rilanciare il comparto.
L’iniziativa costituisce un seguito operativo della ricerca “Miseria e Nobiltà – Perché la perdita di valore degli immobili fa perdere l’Italia”, realizzata dal prof. Gualtiero Tamburini e presentata a Roma lo scorso novembre. Ricerca che ha evidenziato la straordinaria importanza strutturale del “mattone” per l’economia e la società italiana, ma anche i danni causati a questo vero e proprio “petrolio italiano” da una normativa fiscale, urbanistica e contrattuale persecutoria, depressiva, miope e masochistica. A livello nazionale, regionale, locale e perfino europeo.
L’obiettivo che si pone la Consulta è di formulare proposte possibili da realizzare e idonee ad invertire un trend negativo. Pur formate da due “core membership” diverse, infatti, le due organizzazioni rappresentative dell’immobiliare italiano convergono sulla valorizzazione immobiliare come stella polare del benessere e della ripresa del Paese.
Tra i temi trattati nella prima riunione della Consulta – alla quale hanno partecipato i due Presidenti, Giorgio Spaziani Testa e Federico Filippo Oriana – quelli riguardanti i provvedimenti legislativi attualmente all’esame del Parlamento, a partire dal disegno di legge delega per la riforma fiscale e da quello sulla rigenerazione urbana.
La conclusione del primo incontro è stata di arrivare, attraverso il contributo dei partecipanti alla Consulta, a un Manifesto complessivo dell’immobiliare – da condividersi anche con altre realtà associative – che indichi in modo sintetico le misure prioritarie per il settore coniugando i diversi mondi (società, professionisti, condominii, privati) in cui esso si articola. Chiudendo le loro introduzioni, i Presidenti Spaziani Testa e Oriana hanno, quindi, formulato l’auspicio comune che questa iniziativa consenta di raggiungere finalmente l’obiettivo di stabilizzare e razionalizzare la normativa vigente in Italia afferente l’immobile. Non nell’interesse degli operatori o dei proprietari immobiliari, ma del futuro socio-economico-civile della Nazione.
Roma, 21 marzo 2022
UFFICIO STAMPA