Le modifiche al meccanismo della cessione del credito per il superbonus e per gli altri incentivi edilizi – nell’ambito della conversione in legge del decreto aiuti-bis – vanno nella giusta direzione. Vi era da tempo la necessità, infatti, di un intervento che chiarisse definitivamente che i cessionari non incorrono in alcuna responsabilità. E ciò è avvenuto, salvo che tale responsabilità – giustamente – non derivi da dolo o colpa grave. L’auspicio, adesso, è che i crediti finora acquisiti possano tornare liberamente a circolare e conseguentemente proprietari e condominii abbiano la possibilità di reperire sul mercato imprese disposte ad avviare (e in alcuni casi anche a proseguire) i lavori.
Negli ultimi mesi abbiamo assistito a una serie di interventi normativi e interpretativi che hanno completamente ingessato il mercato della cessione del credito. Le novità introdotte sono invece di segno opposto e – anche se per crediti sorti prima dell’introduzione degli obblighi di acquisizione dei visti di conformità e delle asseverazioni e delle attestazioni vengono richiesti adempimenti ai fornitori, ora per allora, che non saranno, in molti casi, di facile attuazione – si può affermare che la scintilla per riavviare il sistema dell’acquisto dei crediti è stata innescata.
Roma, 13 settembre 2022
UFFICIO STAMPA