Dichiarazione del presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa
“Dalle agenzie apprendiamo che la manovra sulla casa, annunciata in un modo, verrebbe presentata al Parlamento in un altro.
Da un lato, il presidente del Consiglio – che ha dichiarato ripetutamente che la tassazione sia Imu sia Tasi sulle prime case sarà eliminata «per sempre e per tutti» – riferisce che da tale eliminazione sarebbero invece escluse (contrariamente a quanto riportato nelle bozze del disegno di legge di stabilità) le abitazioni delle categorie catastali A1, A8 e A9: immobili impropriamente definiti di lusso in quanto diversissimi fra di loro e distribuiti sul territorio nazionale in modo del tutto disomogeneo.
Dall’altro, le agenzie riferiscono che il Governo vorrebbe dare ai Comuni la possibilità di aumentare dello 0,8 per mille il limite massimo della somma delle aliquote di Imu e Tasi applicabili sugli immobili diversi dalla prima casa (case affittate, negozi, uffici ecc.). Se così fosse, la conseguenza sarebbe quella di un generale aumento della tassazione sugli immobili. Infatti, il limite massimo Imu-Tasi ordinario è pari al 10,6 per mille e lo speciale tetto dell’11,4 per mille era stato previsto, per gli anni 2014 e 2015, solo per quei Comuni che disponessero corrispondenti detrazioni per la prima casa. Poiché, dal 2016, tale compensazione non sarà più possibile per effetto dell’esenzione della prima casa, lo 0,8 per mille in più che fosse concesso ai Comuni significherebbe nei fatti un aumento di imposizione.
Se tutto ciò sarà confermato, l’effetto fiducia che avrebbe dovuto creare l’abolizione totale della tassazione sulla prima casa, senza aumenti sugli altri immobili, ce lo possiamo scordare”.
Roma, 20 ottobre 2015
UFFICIO STAMPA