Un business presente in tutte le grandi città del Mezzogiorno da Foggia a Napoli, da Palermo a Catania, centri urbani dove le operazioni delle forze dell’ordine hanno portato allo sgombero di interi palazzi e alloggi popolari controllati dalla criminalità la quale, non solo occupa per creare piazze di spaccio, ma arriva a gestire l’assegnazione abusiva degli appartamenti “vendendo il diritto” al miglior offerente spesso con l’appoggio, come nel caso di Lecce, di infiltrati all’interno della Giunta comunale.
Un fenomeno ristretto ai quartieri più isolati delle grandi città del meridione? No, l’abusivismo è presente anche a Roma e Milano, come a Torino e Venezia; tuttavia è la Capitale a detenere il triste primato delle occupazioni abusive come mostrano i dati di Confedilizia: quasi 7mila alloggi occupati, 92 stabili e 12 mila occupanti. Numeri alti che non rappresentano un problema solo in ragione della diffusione del fenomeno ma anche per la durata temporale dello stesso. I dati della Confederazione Italiana Proprietà Edilizia mostrano infatti come, in alcuni casi, l’occupazione abusiva duri anche da più di dieci anni, assumendo la valenza di un’emergenza cronica.
17.3.2023