A fronte del settimo e ultimo rialzo di 25 punti dei tassi di interesse deciso il 4 maggio scorso da parte del Consiglio direttivo, e con effetto a partire dal 10 maggio 2023, prosegue la stretta monetaria della BCE.
Si attendono, quindi, nuove batoste sui portafogli degli italiani che hanno acquistato una casa e si trovano a pagare oggi un mutuo a tasso variabile, per molti non più sostenibile.
Ci si aspetta, dunque, un ulteriore calo delle stipule dei contratti di mutuo fondiario, così come di acquisto immobiliare, dopo quelli già registrati dall’Istat nel terzo trimestre 2022.
10.5.2023