Audizione presso la Commissione Finanze della Camera
La Confedilizia è stata ascoltata in audizione dalla Commissione Finanze della Camera dei deputati nell’ambito dell’esame del disegno di legge delega per la riforma fiscale.
La Confederazione della proprietà edilizia – rappresentata dal presidente Giorgio Spaziani Testa – ha espresso un giudizio complessivamente positivo sul testo presentato dal Governo al Parlamento, trattandosi di una riforma ampia, dettagliata e attenta alla tutela del contribuente.
In termini generali, apprezzamento è stato manifestato per l’intento di operare una revisione dello statuto dei diritti del contribuente al fine, fra l’altro, di: rafforzare l’obbligo di motivazione degli atti impositivi, anche mediante l’indicazione delle prove; valorizzare il principio del legittimo affidamento del contribuente e quello di certezza del diritto; razionalizzare la disciplina dell’interpello; prevedere una generale applicazione del principio del contraddittorio a pena di nullità; potenziare l’esercizio del potere di autotutela. Analoga soddisfazione è stata espressa per la particolareggiata revisione dell’attività di accertamento, valida anche per i tributi locali, giudicata “garantista” dalla Confedilizia, nonché per la prevista attenuazione delle sanzioni tributarie amministrative, in molti casi spropositate.
Per quanto riguarda la fiscalità immobiliare, la Confedilizia apprezza anzitutto il proposito di prevedere una tassazione tramite “cedolare secca” anche del reddito derivante dalla locazione di immobili adibiti a uso diverso dall’abitativo. Al proposito, ad avviso della Confederazione dovrà necessariamente essere modificata l’impostazione attualmente prevista per la cedolare sugli affitti abitativi, al fine di rendere appetibile tale regime fiscale anche per i contratti finora esclusi. Del pari essenziale sarà eliminare l’imposizione sui canoni di locazione non percepiti.
Di particolare importanza è – secondo la Confedilizia – la previsione, nell’ambito del riordino dell’Irpef, della “tutela del bene costituito dalla casa” e l’attenzione agli obiettivi di miglioramento dell’efficienza energetica e della riduzione del rischio sismico del patrimonio edilizio esistente. A tale ultimo proposito, la Confederazione suggerisce un ampio utilizzo del meccanismo del credito d’imposta, in luogo o in alternativa a quello della detrazione, quale strumento per l’attivazione di incentivi.
Giudizio positivo della Confederazione della proprietà anche sulla prevista razionalizzazione dei tributi indiretti sugli atti immobiliari nonché sull’adozione di nuovi strumenti per facilitare e accelerare l’individuazione degli immobili non censiti e degli immobili abusivi. Perplessità, invece, sulla revisione “troppo timida” delle modalità di applicazione dell’imposta di registro sugli atti giudiziari (si imporrebbe l’esclusiva richiesta del tributo alla parte soccombente).
Quanto alle coperture, la Confedilizia invita a operare con estrema attenzione sulle cosiddette “tax expenditures”, essendo tra le stesse comprese detrazioni e deduzioni concernenti oneri essenziali delle persone, che ne vanno a ridurre la capacità contributiva.
Da ultimo, la Confederazione della proprietà immobiliare rileva che il disegno di legge delega del Governo non contempla un intervento sulla fiscalità locale, che si renderebbe invece necessario non solo per ridurre il carico di due tributi come l’Imu e la Tari (che insieme pesano per oltre 30 miliardi di euro l’anno), ma anche per rendere più razionale ed efficiente il rapporto fra enti locali e contribuenti.
Roma, 22 maggio 2023
UFFICIO STAMPA