Estate, tempo di vacanza e anche di trasferte: ecco come gestire il lavoratore domestico. Nel caso di una colf, badante o baby sitter assunta in regime di convivenza il contratto collettivo nazionale di lavoro prevede che il dipendente sia tenuto, ove richiesto dalla famiglia, a recarsi in trasferta in soggiorni temporanei in altro Comune o in residenze secondarie. Attenzione a inserire l’obbligo della trasferta nella lettera di assunzione, in caso contrario bisognerà riconoscere al lavoratore una diaria giornaliera del 20% sulla retribuzione minima sindacale del suo livello.
Se la famiglia avesse, invece, l’esigenza di portare la baby sitter assunta ad ore nella residenza secondaria per assistere i bambini a tempo pieno, vi è la possibilità di trasformare temporaneamente il contratto da ore a convivenza. Importante ricordare che anche in tali località il lavoratore dovrà fruire dei riposi settimanali e che gli andranno rimborsate le eventuali spese di viaggio.
Per maggiori informazioni rivolgersi alla sede di Assindatcolf di riferimento.
da Confedilizia notizie, luglio ’23
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