“Gli immobili privati di interesse storico-artistico costituiscono un patrimonio di cui ogni italiano dovrebbe essere orgoglioso. Vi è, però, l’esigenza di una maggiore consapevolezza dei rischi che questa ricchezza diffusa corre se le istituzioni non contribuiscono ad adeguatamente proteggerla o, almeno, a non penalizzarla. In questo quadro, vanno respinti con decisione interventi normativi come quello contenuto nella bozza del disegno di legge di bilancio, laddove si prevede un aumento della tassazione sui proprietari che concedono in locazione breve i loro immobili. Nelle aree interne in particolare, gli affitti brevi potrebbero essere una risorsa preziosissima, anche per la valorizzazione del patrimonio immobiliare storico. Penalizzarli (peraltro senza neppure l’alternativa dell’ospitalità alberghiera, interessata a luoghi diversi) è una scelta incomprensibile e molto pericolosa. Proprio ieri la Presidente Meloni, intervenendo all’assemblea dell’Anci, ha rimarcato l’attenzione che il Governo sta rivolgendo alle aree interne dell’Italia, annunciando l’istituzione di una specifica cabina di regia e il varo del primo Piano nazionale per il loro sviluppo. Ebbene, se si hanno a cuore le aree interne, la norma sugli affitti brevi va cancellata”.
Lo ha detto il Presidente della Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, intervenendo a Roma – nella Sala Spadolini del Ministero della cultura – alla presentazione del quarto Rapporto dell’Osservatorio del patrimonio culturale privato, realizzato dalla Fondazione Bruno Visentini e promosso dall’Associazione dimore storiche italiane, dalla Confagricoltura, dalla Confedilizia e dall’Istituto per il Credito Sportivo.