Il mensile “Wall Street Italia” – luglio/agosto 2024 ospita un’ampia intervista al Presidente di Confedilizia sul tema della direttiva “case green” pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’8 maggio scorso.
Giorgio Spaziani Testa, dopo aver sottolineato come ancor prima del recepimento della direttiva occorra impegnarsi in sede europea per intervenire sul provvedimento in modo radicale, ha anche colto l’occasione per evidenziare che ad avviso di Confedilizia occorre anche che il Governo metta in atto una verifica approfondita della situazione di tutti i numerosissimi incentivi per interventi edilizi stratificatisi negli ultimi 25 anni, misuri l’onere di ciascuno di essi e conseguentemente dia vita a un’opera di riordino e di stabilizzazione delle misure.
“Solo avendo chiaro il quadro complessivo – ha proseguito il presidente – potrà decidersi quante disponibilità dedicare all’efficientamento energetico degli edifici. Come Confedilizia, peraltro, riteniamo che almeno altrettanto prioritario sia favorire gli interventi di miglioramento sismico degli immobili, considerata la realtà del nostro Paese. In ogni caso, dovrà trattarsi di incentivi stabili, con possibilità di detrazione diluita nel tempo e con regole fissate una volta per tutte. Ma nessuno si illuda: anche se venissero previste percentuali di detrazione elevate, non vi sarà la corsa ai lavori, soprattutto negli edifici condominiali. Solo il sistema della cessione del credito e dello sconto in fattura, che nessuno ritiene più proponibili, erano in grado di determinare un’adesione diffusa ai benefici fiscali. Anche per questo ogni ipotesi di intervento imposto è da considerarsi irricevibile”. A tutto ciò aggiungasi che, al momento, “i segnali sul futuro degli incentivi fiscali per la casa sono negativi. Dal 2025, infatti, se non ci sarà una proroga, il bonus casa tornerà alla sua formulazione originaria: aliquota del 36% (anziché del 50%) su un tetto massimo di spesa di 48.000 euro per unità immobiliare (anziché 96.000). Ed è già stato previsto che l’aliquota nel quinquennio 2028/2033 passerà al 30%. Nel contempo scompariranno l’ecobonus e il sismabonus potenziati così come previsti dal d.l. 63 del 2013”.
12.7.2024
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