di Corrado Sforza Fogliani*
Per l’ordinamento italiano il trust è a tutti gli effetti inquadrabile tra i soggetti passivi Ires (art. 73, comma 1, Tuir) qualora sia istituito in conformità delle previsioni di cui alla Convenzione dell’Aja dell’1 luglio 1985, poi recepita con la legge n. 364/’89, e si sostanzi in una concreta segregazione patrimoniale in virtù della quale un soggetto (disponente) trasferisce beni e/o diritti ad un altro (trustee), nell’interesse di uno o più beneficiari per uno scopo prestabilito nell’atto istitutivo.
Il trust può a sua volta essere trasparente o opaco a seconda che i beneficiari siano individuati in maniera espressa o no.
Qualora, poi, l’istituto giuridico in questione sia costituito in conformità dell’art. 10 della legge n. 460/’97, il trust può essere considerato quale soggetto legittimato a richiedere l’iscrizione all’Anagrafe delle Onlus, acquisendo, per l’effetto, una serie di agevolazioni fiscali e semplificazioni, quali a titolo esemplificativo la possibilità di essere beneficiario del cosiddetto “5 per mille”. Il comma 1 del precitato articolo 10 della legge n. 460/’97 permette infatti ad “associazioni, comitati, fondazioni, società cooperative e altri enti di carattere privato, con o senza personalità giuridica” che abbiano redatto il proprio atto costitutivo o statuto nella forma dell’atto pubblico o della scrittura privata autenticata, di poter assumere la qualifica di Organizzazioni non lucrative di utilità sociale.
Una disposizione di tale tenore lascia senza dubbio ritenere che il trust possa essere ricompreso tra i soggetti che, pur non avendo personalità giuridica ma essendo dotati di un’autonoma soggettività tributaria, possano usufruire del regime Onlus (a patto che l’atto istitutivo indichi espressamente, quale scopo, il perseguimento di una delle attività elencate all’art. 10, comma 1, lett. a della sopracitata legge).
La riforma del Terzo Settore ha indubbiamente influito sul panorama normativo, andando ad incidere sul regime delle organizzazioni non lucrative.
*presidente Centro studi Confedilizia
inserito in data 18.2.2019
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