Dichiarazione del presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa
“Nella sua intervista al Corriere della sera, il Viceministro dell’economia Garavaglia evidenzia i danni incalcolabili che sta producendo la mega-patrimoniale sugli immobili, indica la necessità di intervenire e segnala che il Governo ha deciso di iniziare riducendo l’Imu dei beni strumentali.
Anzitutto, va dato atto al Viceministro Garavaglia di aver detto forte e chiaro una verità che Confedilizia grida da tempo: i 21 miliardi annui di Imu e Tasi sono un problema che va rimosso, a beneficio dell’intera economia.
Quanto alle cose da fare, in attesa di misure più ampie, Confedilizia ha suggerito alcuni interventi minimi, che confidiamo possano trovare spazio già nel decreto crescita: l’eliminazione dell’Imu sui negozi sfitti, preannunciata dal Vicepremier Matteo Salvini; l’estensione della cedolare secca per gli affitti commerciali, introdotta con l’ultima manovra ma limitata ai contratti stipulati nel 2019; la stabilizzazione della cedolare del 10 per cento per le locazioni abitative a canone concordato, che scade alla fine di quest’anno e il cui incerto futuro ha già impedito la stipula di molti contratti a canone calmierato; l’estensione della deducibilità dell’Imu dalle imposte sui redditi, prima a tutti gli immobili delle imprese, inclusi quelli abitativi locati a terzi, e poi anche a quelli delle persone fisiche.
Sono misure minime, di irrisoria portata in termini di oneri per lo Stato ma di enorme impatto sulla crescita, sul lavoro e sui consumi. Iniziamo da qui”.
Roma, 20 maggio 2019
UFFICIO STAMPA