IL SUPERBONUS DEL 110% È UN’OPPORTUNITÀ PER I CONDOMINII, MA SERVE L’ESTENSIONE AL 2022
Come sfruttare al meglio il superbonus del 110 per cento negli immobili in condominio. È ciò di cui si è parlato nel corso di una riunione del Coordinamento condominiale Confedilizia, alla quale hanno partecipato legali, tecnici, esperti del settore ed amministratori.
Dallo scorso 18 maggio – come confermato da una recente faq della Presidenza del consiglio – è possibile convocare le assemblee in presenza. Occorre quindi organizzarsi sui passi da compiersi per riuscire ad adottare, in breve tempo, le delibere per avviare i lavori utili ad accedere ad ecobonus e sismabonus potenziati. Al proposito, nel corso della riunione si è ricordato che per approvare gli interventi volti alla riqualificazione energetica degli edifici individuati attraverso un attestato di prestazione energetica o una diagnosi energetica, è sufficiente una maggioranza molto ridotta, la più bassa che ci sia in ambito condominiale (la stessa utile per approvare, ad esempio, un rendiconto consuntivo o un bilancio preventivo). Allo stesso tempo, però, si sono anche evidenziate le difficoltà di assumere decisioni del genere entro la fine del 2021. Soprattutto per gli interventi antisismici, infatti, è emerso che occorre eseguire una serie di indagini preliminari che richiedono necessariamente del tempo. Per questo, l’appello unanime di tutti i partecipanti è stato per un rinvio della scadenza almeno di un anno (al 2022), così da consentire a tutti i condominii interessati di usufruire delle speciali agevolazioni fiscali previste.
Il Coordinamento, infine, ha discusso e approfondito le Linee guida Confedilizia per lo svolgimento delle riunioni condominiali in sicurezza. In proposito, è emerso che compito principale dell’amministratore è di trovare un luogo idoneo per lo svolgimento dell’assemblea, opportunamente igienizzato. Non sono state individuate altre responsabilità.
Un cenno, da ultimo, il Coordinamento condominiale Confedilizia l’ha dedicato alla possibilità di ricorrere alla delega per farsi rappresentare in assemblea. Possibilità che – come è sempre buona consuetudine – va fatta presente ai condòmini che non ritenessero di intervenire di persona.
Roma, 5 giugno 2020
UFFICIO STAMPA