Dichiarazione del presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa
Oggi alla Camera il Governo è stato messo di fronte – attraverso un’interpellanza urgente dell’on. Matteo Luigi Bianchi – agli effetti disastrosi che sta provocando il blocco generalizzato degli sfratti in essere dal marzo scorso e previsto sino alla fine dell’anno. L’interpellanza poneva sostanzialmente due questioni: da un lato, sollecitava il Governo a rispettare l’impegno assunto in Parlamento a risarcire i proprietari del danno derivante dalla privazione della disponibilità dei loro immobili; dall’altro, chiedeva all’Esecutivo di far interrompere l’errata prassi che negli uffici giudiziari vede bloccate anche le fasi precedenti l’esecuzione degli sfratti.
Sulla prima questione, il Governo – a più di quattro mesi dall’assunzione dell’impegno a “bilanciare con appositi indennizzi le perdite subite dai proprietari degli immobili che non possono entrare in possesso della loro proprietà privata, per non penalizzare i proprietari immobiliari i quali non sono una categoria di ‘privilegiati’ ma hanno fatto investimenti con sacrifici” – ha risposto che “sta valutando una serie di ipotesi”.
Sulla seconda questione – verosimilmente per via di un equivoco in merito al problema posto dal deputato interpellante, che segnalava una prassi degli uffici giudiziari non conforme alla legge – il Governo ha parlato di difficoltà a prevedere “una deroga specifica agli ordinari adempimenti da compiere in previsione dell’esecuzione di un eventuale sfratto”.
Il Presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, ha così commentato: “Le risposte del Governo sono molto deludenti. Come evidenziato dall’on. Bianchi, il blocco degli sfratti riguarda per lo più casi sorti ben prima che il virus si manifestasse, incancrenendo così situazioni di prevaricazione dei diritti proprietari risalenti nel tempo. Il fatto, poi, che l’Esecutivo non abbia ancora previsto forme di risarcimento nei confronti dei locatori è scandaloso: Confedilizia riceve ogni giorno lettere di proprietari che stanno soffrendo letteralmente la fame per essere rimasti privi di reddito e il Governo continua a distinguere fra famiglie di serie A e famiglie di serie B”.
Video dell’illustrazione dell’interpellanza e della risposta del Governo:
www.facebook.com/Confedilizia/posts/1000284810448918
Roma, 6 novembre 2020
UFFICIO STAMPA