Dichiarazione del presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa
“Se avessimo potuto rivolgere una domanda al Presidente del Consiglio nella conferenza stampa di fine anno, gli avremmo chiesto: Presidente Conte, ha valutato le conseguenze che provocherà la proroga del blocco degli sfratti al 30 giugno decisa dal Governo e contestata dall’intera opposizione?
La proroga porta a quasi un anno e mezzo il periodo di requisizione di fatto di immobili privati appartenenti, nella massima parte, a famiglie di piccoli risparmiatori. Il tutto, senza alcun risarcimento in favore dei proprietari e persino con l’obbligo di pagare l’Imu. E con gli effetti drammatici descritti nelle lettere che continuano a inondare la nostra casella di posta elettronica (bloccosfratti@confedilizia.it) e quelle di giornali e televisioni.
Ma le conseguenze negative non riguardano solo i diretti interessati. Se questo blocco sarà confermato, molti proprietari abbandoneranno l’affitto tradizionale, a tutto svantaggio delle famiglie in cerca di casa e con grave danno per l’intera economia, anche per il comprimersi della mobilità sul territorio: le persone non si fidano di uno Stato che non le tutela e si muovono di conseguenza. I più fortunati si tufferanno nel settore degli affitti brevi, quando finalmente torneranno i turisti. Il mercato immobiliare sarà paralizzato: molti terranno la loro casa vuota, in attesa di cederla a un figlio; altri ancora proveranno a vendere il proprio immobile.
La strada da seguire non è il blocco degli sfratti. Occorre individuare in concreto le situazioni di difficoltà e per esse disporre interventi di sostegno a carico dello Stato e non di privati cittadini. Ci appelliamo al Parlamento, e allo stesso Governo, perché si cambi nettamente direzione”.
Roma, 30 dicembre 2020
UFFICIO STAMPA
“Lettere dalle vittime del blocco sfratti”