In quasi nessuna grande città del mondo il prezzo di una stanza di albergo è aumentato così tanto come a Roma. A dircelo sono i dati di Trivago, che analizza l’andamento delle tariffe applicate per una camera doppia standard. Una doppia costa mediamente 185 euro a notte, una cifra certamente elevata, ma inferiore a quella applicata in altre metropoli europee, come Parigi o Londra, dove si arrivava rispettivamente a 270 e 277 euro, o americane, come New York e San Francisco, in cui il prezzo è compreso tra i 367 e 268 euro.
Più salato che a Roma è anche il conto in città più piccole ma collocate in Paesi con redditi molto elevati, come Zurigo, Amsterdam, Dublino, in cui le tariffe sono rispettivamente di 250, 243 e 291 euro.
Dal 2022 ad oggi è cambiato tutto. Nel 2023 per dormire a Roma una coppia deve spendere 280 euro, ben il 51,4% in più rispetto a giugno 2022. Solo a Tokyo l’aumento è stato maggiore: 55,3%. Con questo boom dei prezzi Roma è diventata più cara di San Francisco, i suoi alberghi costano esattamente come quelli Barcellona, mentre alcuni mesi fa erano più economici e si è molto ridotto il gap con altre realtà. Dormire a Londra è solo di 29 euro più caro, ad Amsterdam si deve pagare solo 15 euro in più.
Gli hotel italiani, in particolare nelle città turistiche come Roma, lamentano la concorrenza degli affitti brevi e premono per introdurre una disciplina più restrittiva, come le proposte del sindaco di Firenze Nardella, che vorrebbe vietarli nel centro storico, o quelle ipotizzate dal Governo, che vorrebbe agire sul numero delle notti di soggiorno.
L’Italia diventa meno attrattiva rispetto alla concorrenza
La realtà è che a mettere un’ipoteca sullo sviluppo turistico italiano, e di tutta l’economia legata al settore, rischia di essere proprio il livello dei prezzi imposti dagli albergatori. Già molto elevati per le tasche degli italiani, lo stanno diventando anche per gli stranieri, che possono scegliere altre destinazioni più economiche.
Roma, come Firenze o Venezia, soffrono sempre più la concorrenza di altre città europee. Basti considerare che ad Atene una camera doppia per una notta costa 180 euro, il 35,7% in meno, a Madrid 208 euro, a Vienna, nonostante i redditi austriaci siano più alti, solo 184. Anche Lisbona, che un anno fa era più cara della nostra Capitale, ora è più economica, con 237 euro a notte.
I turisti oggi, però, sono sempre più globali, per quest’anno è atteso e già si nota il ritorno dei viaggiatori americani e asiatici, dopo la pausa causata dal Covid. Per costoro la scelta è ancora più ampia. Con Roma sono in concorrenza anche destinazioni più lontane, come Dubai, dove, anzi, in 12 mesi i prezzi di una camera sono addirittura scesi, da 150 a 147 euro. Nella più vicina Istanbul sono aumentati, ma solo di 32 euro, da 106 a 138 euro, una cifra che è meno della metà di quella che si paga a Roma.
Meno costose sono anche tutte le maggiori destinazioni del Sudamerica e dell‘Asia, incluse le ricche Tokyo e Singapore, dove per una notte sono necessari meno di 200 euro.
Fare nuove leggi che mettano in difficoltà i proprietari di immobili che intendono dare in affitto le proprie case potrà anche essere possibile, ma convincere i turisti a sborsare molto più denaro per le proprie vacanze sarà tutto un altro paio di maniche.
22.6.2023