Poiché le indiscrezioni giornalistiche indicano anche il catasto fra i temi trattati nella riunione del Presidente del Consiglio con i capi delegazione della maggioranza nel Governo, Confedilizia ritiene utile ricordare come si sono svolti i fatti.
- Il 30 giugno 2021 le Commissioni Finanze del Senato e della Camera hanno approvato – al termine di una lunga serie di audizioni sulla riforma fiscale – un “documento conclusivo” finalizzato a “fungere da indirizzo politico al Governo per la predisposizione della riforma fiscale complessiva”. Nello stesso, a seguito di una trattativa politica fra i diversi Gruppi parlamentari (e – evidentemente – di uno “scambio” fra gli stessi), la maggioranza convenne di non indicare il catasto fra i temi da includere nella riforma fiscale.
- Il 29 settembre 2021 il Governo ha approvato e presentato al Parlamento la Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (NADEF). Nella stessa, si legge quanto segue: “Con riferimento al sistema fiscale, a novembre 2020 il Parlamento ha deliberato l’avvio dell’Indagine conoscitiva sulla riforma dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e sugli altri aspetti del sistema tributario. L’Indagine ha avuto luogo nel primo semestre 2021 e si è conclusa il 30 giugno con l’approvazione di una relazione che costituirà la base per la predisposizione da parte del Governo di un disegno di legge delega sulla riforma fiscale”.
- Il 5 ottobre 2021 il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge delega per la riforma fiscale. Poiché la bozza predisposta dal Governo – già emersa nella precedente riunione della Cabina di regia – conteneva anche la revisione del catasto, la Lega ha lasciato in anticipo la riunione della Cabina di regia e non ha partecipato alla successiva riunione del Consiglio dei Ministri. Il Segretario Salvini dichiarò: “Il nostro consenso non c’è”.
- Il 28 ottobre 2021 il testo del disegno di legge delega per la riforma fiscale è stato presentato in Parlamento. La relazione del Ministero dell’economia e delle finanze sull’articolo 6 (revisione del catasto), afferma che la disposizione “è coerente” con la raccomandazione della Commissione europea con la quale si invita l’Italia a “ridurre la pressione fiscale sul lavoro attraverso una riforma dei valori catastali”, così esplicitandosi la finalità di aumento della tassazione sugli immobili.
- Il 14 gennaio 2022 sono stati depositati due emendamenti soppressivi dell’articolo 6 del disegno di legge delega per la riforma fiscale: uno a firma dei Presidenti dei Gruppi parlamentari della Lega, di Forza Italia, di Coraggio Italia, di Fratelli d’Italia e del leader della componente Noi con l’Italia del Gruppo Misto; uno da parte della componente Alternativa del gruppo Misto.
Roma, 18 febbraio 2022
UFFICIO STAMPA