“La situazione di difficoltà del mercato immobiliare, evidenziata dai dati resi noti negli ultimi giorni, deve spingere la politica a valutare con particolare attenzione qualsiasi intervento che possa avere ripercussioni in questo settore.
La crescita dell’inflazione, il continuo rialzo dei tassi dei mutui, i riflessi sugli affitti: sono tante le ragioni di preoccupazione.
In questo quadro, la bussola deve essere quella della libertà. Si possono fare tre esempi emblematici.
Il primo è quello della proposta di direttiva europea ‘case green’. Occorre fermare un provvedimento che, ancor prima di essere approvato, sta già deprimendo il mercato delle compravendite. L’efficientamento energetico degli edifici va incentivato, non imposto.
Il secondo esempio è quello della bozza di disegno di legge del Governo in materia di ‘affitti brevi’. Bisogna ripensarlo totalmente. Ipotizzare di vietare una modalità di utilizzo delle case è sbagliato, oltre che ingiusto. Se si mira ad accrescere la quota di abitazioni locate per lunghi periodi, la strada da seguire è quella degli stimoli fiscali (azzeramento dell’Imu, ad esempio) e delle maggiori tutele per i proprietari.
Il terzo esempio riguarda le locazioni commerciali. Non può più rimandarsi un superamento della preistorica legislazione che governa questi affitti e che ingessa un intero comparto. Nel 2014 ne è stata sancita la totale derogabilità in caso di canoni superiori a 250mila euro annui. È necessario estendere questa previsione a tutte le locazioni non abitative”.
Così il presidente della Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, intervenendo a Milano a Re Italy, la convention italiana dell’immobiliare, in un’edizione dedicata al tema “L’immobiliare al tempo dell’inflazione”.
L’accesso al contenuto completo è riservato ai soli utenti abilitati.
Tutti i documenti presenti nelle Banche dati sono a disposizione dei soci ma per poterli consultare occorre inserire i dati di accesso nel modulo a destra della pagina.
Se non possiedi nome utente e password oppure li hai smarriti richiedili alla tua Associazione territoriale Confedilizia di riferimento.