Il Ministero dell’interno ha reso noti i dati riguardanti gli sfratti relativi al 2022, primo anno senza blocco delle esecuzioni.
Al di là dell’ovvio aumento dei numeri rispetto ai quasi due anni di stop agli sfratti (2020-2021), periodo che quindi non ha alcun senso prendere a riferimento (come incredibilmente fa invece un sindacato degli inquilini), il rapporto del Ministero indica una situazione di sostanziale stabilità quando non di diminuzione.
Sono in calo, ad esempio, anche rispetto al 2018 e al 2019, sia i provvedimenti di sfratto emessi (41.849 nel 2022, 56.259 nel 2018, 49.459 nel 2019) sia le richieste di esecuzione (99.316 nel 2022, 118.927 nel 2018, 102.081 nel 2019). Sostanzialmente stabili, invece, gli sfratti eseguiti (30.385 nel 2022, 30.161 nel 2018, 26.644 nel 2019), nonostante comprendano pure le esecuzioni rinviate negli anni di blocco.
Anche se la situazione non presenta novità di rilievo, a giudizio della Confedilizia permane la necessità di mantenere alta l’attenzione sul comparto della locazione, attraverso la conservazione e/o il rafforzamento delle misure tese a sostenerlo: agevolazioni fiscali per proprietari e inquilini, fondi di sostegno per questi ultimi, garanzie per i locatori in fase di rilascio degli immobili, efficace gestione dell’edilizia residenziale pubblica.
I dati sugli sfratti del Ministero dell’Interno