Dichiarazione del presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa
“È sconcertante ascoltare dalla Banca d’Italia la proposta di aumentare ulteriormente la già spropositata tassazione sugli immobili.
Tra i molteplici danni che ha causato la quasi triplicazione della sola imposizione patrimoniale, con l’Imu, ve n’è almeno uno che dovrebbe interessare la nostra Banca centrale: il crollo del valore degli immobili, e quindi delle garanzie reali delle banche, ora ulteriormente aggravato dalla pandemia.
Ma si tratta di un danno che si somma ai molti altri prodotti dall’ipertassazione dell’ultimo decennio: dalla contrazione dei consumi alla crisi dell’edilizia e di tutte le attività economiche collegate con l’immobiliare. Ancora non è stato distrutto abbastanza?
Quanto alla giustificazione della richiesta di un ulteriore carico fiscale sugli immobili, la Banca d’Italia torna a citare la vecchia tesi – fondata su risultati econometrici piuttosto deboli – secondo la quale si tratterebbe di una forma di prelievo ‘poco distorsiva’. Una tesi smentita, oltre che dai fatti, da nuovi studi, che hanno dimostrato come l’evidenza empirica che sta alla base di tale visione sia molto fragile.
In ogni caso, preferiremmo leggere proposte su come ridurre le tasse, non su come spostarle”.
Roma, 11 gennaio 2021
UFFICIO STAMPA