Con la legge di conversione al decreto “Ristori” e con la legge di bilancio 2021 (cfr. Cn gen. ’21) erano state approvate due norme molto simili che prevedevano un contributo a fondo perduto, per l’anno 2021, al locatore di immobile (solo abitazione principale del locatario situata in un Comune ad alta tensione abitativa), che riduce il canone di locazione. La prima norma (quella contenuta nel “Ristori”) prevedeva che tale contributo fosse richiedibile solo per i contratti di locazione in essere alla data del 29 ottobre 2020.
Il contributo previsto in entrambi i casi era pari fino al 50% della riduzione del canone entro il limite massimo annuo di 1.200 euro per singolo locatore e nei limiti dei fondi all’uopo stanziati (pari, rispettivamente, a 50 milioni di euro per entrambe le norme).
In attuazione delle due disposizioni, si attendeva un provvedimento dell’Agenzia delle entrate, ancora non emanato.
Al fine di fare ordine a questa duplicazione normativa, il decreto cd. “Sostegni” (d.l. 22 marzo 2021, n. 41, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 22.3. 2021, n. 70) ha abrogato i commi da 381 a 384 dell’art. 1, legge di bilancio 2021, lasciando in vita solo le previsioni del decreto “Ristori”. Inoltre, eliminando lo stanziamento previsto nella legge di bilancio 2021 per la misura anzidetta (pari a 50 milioni di euro), ha attribuito 50 milioni in dotazione all’apposito Fondo istituito col decreto “Ristori”.
In breve, con un’operazione di maquillage, la norma è stata riportata alla sua formulazione originaria (più limitativa di quella del Bilancio che prevedeva il contributo anche per i contratti di locazione stipulati dal 30 ottobre 2020 in poi) e lo stanziamento complessivo (pari a 100 milioni) è rimasto tale e quale.
Per l’operatività del tutto, si attende l’emanando provvedimento delle Entrate.
da Confedilizia notizie, aprile ’21
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