Il 7 agosto 2024, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il d.lgs. n. 110/2024, un provvedimento normativo che rappresenta un cambiamento sostanziale nel sistema di riscossione dei tributi in Italia. Questo decreto è il frutto di un processo di ristrutturazione che si basa sui principi stabiliti dalla legge delega fiscale (legge n. 111/2023), la quale ha conferito al Governo il compito di riformare la materia della riscossione per migliorarne l’efficienza, la trasparenza e la giustizia nei confronti dei contribuenti.
L’obiettivo principale di questa riforma è rendere le procedure di riscossione più moderne e meno onerose per i cittadini, creando così un ambiente fiscale più favorevole e sostenibile. Tra le principali novità introdotte dal decreto si segnala l’introduzione di una pianificazione annuale delle attività dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Questa pianificazione consente di gestire in modo più strategico le operazioni di recupero crediti, mirando a garantire che le risorse siano utilizzate in maniera più organizzata. Stabilendo obiettivi chiari e misurabili, sarà possibile monitorare i risultati nel tempo e valutare l’efficacia delle azioni intraprese.
Un altro aspetto significativo riguarda le condizioni di accesso ai piani di rateizzazione. Il nuovo decreto prevede un aumento del numero massimo di rate concedibili, offrendo così ai contribuenti la possibilità di dilazionare il pagamento delle somme dovute su un periodo più lungo e gestibile. Questa modifica risulta particolarmente utile per coloro che si trovano in difficoltà economica, poiché consente loro una gestione dei debiti tributari più sostenibile e senza l’incorrere in ulteriori sanzioni che potrebbero aggravare la loro situazione.
Inoltre, la riforma amplia la disciplina dell’accertamento esecutivo, estendendo questa pratica a nuove categorie di atti impositivi emessi dall’Agenzia delle entrate. Questa estensione mira a migliorare il recupero dei crediti fiscali, fornendo all’Agenzia strumenti più efficaci per intervenire prontamente in caso di inadempimento da parte dei contribuenti. L’ampliamento dell’accertamento esecutivo si presenta come un passo importante per contrastare l’evasione fiscale e migliorare l’efficacia della riscossione.
La semplificazione delle procedure per l’erogazione dei rimborsi fiscali è un altro punto cruciale del decreto. Grazie a queste modifiche, i tempi di rimborso dovrebbero velocizzarsi notevolmente, contribuendo a una maggiore soddisfazione dei contribuenti e riducendo i contenziosi legati a ritardi o complicazioni burocratiche che possono generare frustrazione e insoddisfazione tra i cittadini.
Una novità significativa è l’introduzione del discarico automatico per i crediti non riscossi dopo cinque anni dall’affidamento all’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Questa misura, prevista dall’articolo 3, comma 1 del decreto, intende eliminare le posizioni creditorie obsolete dal sistema, contribuendo a una gestione più efficiente delle risorse. Tuttavia, sono previste eccezioni per i crediti in fase di recupero o sospesi, in modo da garantire che non vengano trascurate situazioni meritevoli di attenzione e intervento.
A partire dal 1° gennaio 2025, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione avrà l’obbligo di notificare le cartelle di pagamento entro nove mesi dall’affidamento del carico. Questo nuovo obbligo rappresenta un cambiamento significativo nella gestione dei debiti, in quanto assicura una maggiore tempestività nelle comunicazioni e nelle azioni da parte dell’Agenzia. Inoltre, dovrà seguire la pianificazione annuale concordata con il Ministero dell’economia e delle finanze, assicurando così un’azione efficace e coordinata nella gestione dei debiti.
Il decreto introduce anche piani di rateizzazione che consentono fino a 120 rate per debiti inferiori a 120.000 euro. Per somme superiori, sarà possibile accedere a rateizzazioni fino a 120 rate, ma solo a condizione che il contribuente dimostri situazioni di oggettiva difficoltà economica. Queste disposizioni sono essenziali per supportare i contribuenti in difficoltà e facilitare la loro compliance fiscale, permettendo loro di adempiere ai propri obblighi senza compromettere la propria stabilità economica.
Il Ministero dell’economia, avvalendosi dell’Agenzia delle entrate, sarà responsabile della verifica della conformità delle azioni di recupero dei crediti affidati agli agenti della riscossione. Gli agenti avranno una responsabilità attenuata in caso di prescrizione del credito derivante da errori non imputabili, incentivando così una maggiore attenzione nelle procedure e garantendo che non vi siano penalizzazioni ingiuste per errori procedurali.
Infine, un’importante modifica riguarda la possibilità per i contribuenti di impugnare direttamente il ruolo, permettendo loro di contestare gli atti impositivi senza dover attendere la conclusione delle procedure esecutive. Questo rappresenta un passo avanti significativo nella tutela dei diritti dei contribuenti e nella promozione di una giustizia fiscale più equa e accessibile.
In conclusione, il d.lgs. n. 110/2024 si propone come un intervento volto a riformare profondamente la riscossione fiscale in Italia, con l’intento di renderla più giusta ed efficiente per tutti i cittadini. Con queste nuove disposizioni, si auspica una relazione più equilibrata tra fisco e contribuenti, basata su maggiore trasparenza e disponibilità a supportare chi si trova in difficoltà economica.