“La proprietà immobiliare diffusa è pienamente favorevole ad iniziative che mirino – attraverso una politica di incentivi – al miglioramento della qualità dei nostri edifici e all’accrescimento della loro efficienza energetica. Allo scopo, riteniamo che il rafforzamento della leva fiscale sia la strada giusta da percorrere.
Al Governo – impegnato su questi temi – chiediamo però di risolvere anzitutto un problema che sta creando confusione e disagi in milioni di condominii italiani. Un decreto legislativo del 2014 impone ad ogni condominio di verificare, entro quest’anno, se sia efficiente in termini di costi introdurre sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore e, in caso positivo, di modificare in tal senso gli impianti di riscaldamento esistenti, pena pesanti sanzioni.
Il sistema previsto, però, presenta forti rischi di sperequazioni, tanto che da mesi si attende dal Governo un provvedimento correttivo della disciplina vigente, già passato dal Parlamento per i dovuti pareri.
Questa attesa ha creato nei condominii italiani uno stato di incertezza molto grave, soprattutto se si considera che il tempo disponibile per effettuare gli eventuali lavori è molto ridotto, dovendo essere necessario che gli impianti siano fermi e tenendo presente la pausa estiva.
Al Governo chiediamo allora due cose: da un lato, che vari al più presto il provvedimento correttivo atteso; dall’altro, che disponga la disapplicazione delle sanzioni fino alla fine del 2017, essendo ormai evidente l’impossibilità di pretendere il rispetto della normativa entro la fine dell’anno in corso”.
Così il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, intervenendo a Prato nel corso di un convegno organizzato dalla locale Associazione territoriale della Confederazione.
Prato, 23 giugno 2016
UFFICIO STAMPA