L’estate non è solo tempo di ferie e vacanze, ma anche di case lasciate vuote da chi parte per la villeggiatura e di conseguenza di furti nelle abitazioni. Gli italiani lo sanno e non è un caso che nella classifica delle minacce alla sicurezza, secondo un recentissimo report di Eurispes e Ministero dell’Interno, al primo posto nelle preoccupazioni degli italiani vi siano proprio i topi d’appartamento: il 58,3% teme di esserne vittima prima o poi ed è una percentuale superiore a quella di chi ha paura di subire il furto dell’auto (42%) o un borseggio (45%). Per il 26,6% dei cittadini è il singolo crimine più temuto, anche davanti alle aggressioni o agli scippi. È un dato, tra l’altro, in aumento rispetto al periodo pre-pandemico, quando ci si fermava al 25,4%.
Si tratta di un pericolo che è particolarmente sentito tra gli over 65enni, tra cui sono il 31,8% a identificarlo come quello più rilevante, e nel Sud Italia, in cui questa percentuale sale al 38,4%. Eppure è in alcune province del Centro-Nord che i furti in appartamento sono di più in proporzione agli abitanti.
A Ravenna 489 denunce ogni 100mila abitanti
Al primo posto c’è Ravenna, dove secondo i dati del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, nel 2021 ci sono state 489,1 denunce ogni 100mila abitanti. Segue Pavia, con 387,9, e Pisa, con 384,7. Tra le prime 10 vi sono poi solo altre province toscane, con Lucca, Firenze e Pistoia, e venete, con Venezia, Padova, Rovigo, Vicenza. Le Città Metropolitane più grandi, Roma e Milano, si posizionano rispettivamente al 34esimo e al 29esimo posto, con 241,7 e 264,8 casi ogni 100mila abitanti.
Napoli è indietro, all’85esimo posto con 111,3, mentre la provincia in assoluto più sicura è Oristano, dove ci sono state solo 730 denunce, ovvero 46,8 ogni 100mila abitanti. Stiamo però parlando, appunto, di denunce, come sappiamo i furti effettivi potrebbero essere stati molti di più. Secondo Eurispes solo il 43,8% degli italiani si è recato da Polizia o Carabinieri per denunciare un reato subito. Anche questo spiega perché i furti nelle abitazioni, come altri crimini, generano più allarme sociale di quanto i numeri ufficiali potrebbero fare pensare.
Il ruolo dei portieri, un presidio di sicurezza
Spiega anche perché negli ultimi tre anni il 22,5% degli italiani ha installato un sistema di allarme per la propria casa, il 20,7% ha messo una porta blindata e il 21,4% delle grate alle finestre.
Vi è però un altro scudo contro i furti nelle abitazioni, spesso ancora più efficace e prezioso, è il servizio di portierato.
Negli ultimi anni le cronache hanno più volte parlato dei tentativi di introduzione di malviventi in appartamenti sventati proprio dai portieri, come quello che nell’ottobre 2021 a Roma, in piazza Bologna, ha trovato, inseguito e bloccato una persona che provava a entrare nell’abitazione di un magistrato. A Monza è piuttosto conosciuto un portiere che in circa 30 anni di lavoro come custode di un palazzo vicino alla Villa Reale ha fatto arrestare ben 36 persone che avevano provato a introdursi nel suo stabile o in quelli vicini.
Non è un caso che oggi il 38% di quanti cercano casa voglia un servizio di portineria (dati di Immobiliare.it), proprio perché viene percepito come un vero e proprio presidio di sicurezza. Sono in particolare i più giovani, sotto i 30 anni, a mettere in cima alle priorità la presenza di un portiere, che, oltre a custodire i sempre più numerosi pacchi che giungono attraverso l’e-commerce, possono garantire la sorveglianza dei loro appartamenti.
31.7.2023