Il problema degli alloggi popolari non assegnati
Una situazione, comune a tutto il Paese, ma che vede Milano in testa con circa 14mila alloggi popolari non assegnati. Per la precisione la legge prevede che l’assegnatario dell’alloggio possa anticipare le spese che verranno poi scalate dall’affitto, purtroppo però la soglia massima rimborsabile è di 8mila euro, una cifra che molte volte non è abbastanza per mettere a norma gli alloggi spesso proprio a causa dell’incuria dell’inquilino abusivo precedente. L’alloggio quindi rimane vuoto e, purtroppo, a disposizione del prossimo occupante pronto a goderne ad libitum.
Lo stato dell’immobile, tuttavia, non è l’unica ragione per cui gli alloggi rimangono vuoti, a volte infatti più che il bisogno di un tetto può la paura di andare ad abitare in un appartamento appena sgomberato per il timore di ritorsioni da parte dei vecchi inquilini. Una tragica realtà che mostra come il danno causato da chi occupa prosegue anche quando questa è cessata e sottolinea la necessità di aumentare la presenza e l’impegno dello Stato a difesa dei diritti dei cittadini.
Presenza che oggi, va sottolineato, è aumentata grazie all’introduzione nella Legge di bilancio 2023 della norma che esenta dal pagamento dell’IMU i proprietari di immobili occupati che abbiano presentato regolare denuncia.
17.3.2023