La crescita dell’edilizia si è fermata, giù prezzi e compravendite
Dopo tanti trimestri caratterizzati dal segno più, nella seconda parte del 2022 l’andamento dei prezzi delle abitazioni italiane ha subìto una frenata. I dati dell’Istat sono eloquenti: nel terzo trimestre vi è stato un calo dell’1,1% rispetto a quello precedente, mentre nel quarto le quotazioni sono rimaste ferme.
Se il dato tendenziale, ovvero anno su anno, vede ancora variazioni positive, i numeri che intercettano la congiuntura più recente mostrano un’inversione di tendenza, in particolare per quanto riguarda le abitazioni esistenti.
Il prezzo medio di queste, che sono la grande maggioranza di quelle vendute, è sceso nel quarto trimestre 2022 dello 0,6%. Si tratta di quelle che del resto hanno acquisito meno valore nel corso degli ultimi anni, con una crescita di solo il 4,9% rispetto al 2015. Se però il termine di confronto è il 2010 il loro prezzo è più basso di allora di ben il 17,2%.
Il patrimonio immobiliare degli italiani, in sostanza, non si è mai veramente ripreso dalla crisi che lo ha colpito con violenza tra il 2011 e il 2014, quando alla recessione economica si accompagnò l’inasprimento della tassazione sugli immobili.
28.3.2023
Il ruolo dell’aumento dei tassi di interesse, cosa succederà con la Direttiva Green? Il 2022 è stato l’anno della grande inflazione, con il carovita che ha raggiunto e superato il 10%. Tra le conseguenze dirette vi è stato l’aumento dei tassi d’interesse, che la BCE ha perseguito in modo zelante. Ciò significa che i tentativi da parte degli italiani di acquistare una casa hanno incontrato un forte ostacolo. A fine 2021 i tassi collegati ai mutui, accesi dagli acquirenti di immobili, erano mediamente dell’1,81%, nel primo trimestre del 2022 si erano mossi di poco, salendo all’1,89%, ma già nel secondo erano diventati del 2,31%, e poi nel corso dell’estate del 2,48%. Nel quarto trimestre, invece, hanno raggiunto il 3,34% ed appare chiaro come questo incremento abbia influenzato l’andamento delle compravendite, deprimendo il mercato. Un mercato quindi fragile, sensibile ai cambiamenti esterni. Cosa succederà se diverrà operativa la Direttiva Green, o anche solo con l’aspettativa che lo diventi? Come vediamo sono proprio le abitazioni che saranno più soggette ai costosi adeguamenti imposti da Bruxelles, le più vecchie e quelle collocate in provincia, ad avere sofferto maggiormente una riduzione del proprio valore negli ultimi 13 anni e a subire oggi, maggiormente, la diminuzione delle compravendite. Le famiglie italiane si troveranno alle prese, da un lato con la contrazione del valore dei propri immobili e, dall’altro, con l’aumento dei costi ordinari e straordinari che la proprietà di essi implicherà. Finiranno schiacciate? 28.3.2023