L’impatto dell’aumento dei tassi d’interesse sul costo dei mutui
Questi aumenti dei tassi hanno un deciso impatto sul costo dei prestiti, in particolare per coloro che hanno un mutuo a tasso variabile i quali vedranno aumentare i loro pagamenti mensili. È vero che i rialzi dei tassi mirano a ridurre l’inflazione ed evitare che vada fuori controllo ma, nel farlo, rischiano anche di rallentare la crescita economica e di far gravare sui cittadini e sui risparmiatori, già gravati dall’inflazione stessa, il costo dell’operazione per contenerla. Non solo, non mettendo un freno a questa isteria da inflazione, si rischia di fiaccare e rendere vana quella porzione di crescita scampata alla recessione.
Infatti le previsioni intermedie d’inverno 2023 prevedono una crescita dello 0,8% nell’Ue e dello 0,9% nella zona euro per il 2023, ovvero rispettivamente 0,5 e 0,6 punti percentuali in più rispetto alle previsioni d’autunno.
Fabio Panetta quindi mette in guardia dai rischi di fare il passo più lungo della gamba concentrandosi solo sui rischi inflazionistici e ricordando a Francoforte che è necessario proteggere e incentivare anche la crescita. Vale la pena di riportare un estratto dello speech dell’economista italiano:
“In un tale contesto non è più necessario porre enfasi unicamente sui rischi inflazionistici al fine di evitare gli scenari peggiori. Occorre invece considerare il rischio che la stretta monetaria risulti eccessiva, oltre all’eventualità che la nostra azione possa rivelarsi insufficiente. Dobbiamo procedere con gradualità, al fine di evitare costi eccessivi per l’economia reale. Questo non significa che non agiremo con decisione nella nostra lotta all’inflazione. Significa che ci muoveremo con decisione nella giusta direzione. Non dobbiamo guidare come un pazzo a fari spenti nella notte”.
2.3.2023