di
PIER PAOLO BOSSO*
@PierPaoloBosso
Per sapere se è possibile realizzare lavori di efficientamento energetico che consentano l’accesso alle detrazioni fiscali di cui al decreto-legge 34/2020 (Decreto Rilancio) convertito con legge n.77/2020, è necessario uno studio preliminare di fattibilità tecnica ed economica da sottoporre poi all’assemblea del condominio, al committente che non sia un condominio, al proprietario dell’edificio unifamiliare. Si tratta di un’analisi complessa, occorre consultare in Comune autorizzazioni edilizie, planimetrie dell’edificio, fare sopralluoghi, misurazioni e rilievi, oltre ad una diagnosi/analisi energetica preliminare per esser certi di accedere alla detrazione fiscale del 110% e del fatto che gli interventi rispettino i requisiti minimi previsti dal decreto-legge 63/2013. Deve risultare che gli interventi “trainanti”, anche congiuntamente agli interventi “trainati”, assicurino il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio o delle unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti che dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno, ovvero, se ciò non sia possibile, il conseguimento della classe energetica più alta, da dimostrare mediante l’attestato di prestazione energetica (A.P.E.) prima e dopo l’intervento, rilasciato da un tecnico abilitato con dichiarazione asseverata. Servono computi metrici estimativi degli interventi da realizzare, seguendo le linee guida dell’Agenzia delle Entrate, la progettazione preliminare dei lavori sotto l’aspetto tecnico, finanziario e fiscale, per rispettare i limiti di spesa dei decreti attuativi del D.L. 34/2020. Dalle prassi che stanno emergendo, lo studio viene commissionato a tecnici specializzati, spesso riuniti in studi di progettazione, che si propongono per seguire ogni fase dei successivi lavori, la scelta delle imprese ed a chi cedere il credito. Occorre chiarire, nell’affidamento dell’incarico, se lo studio di fattibilità abbia comunque un costo a carico del committente condominio o proprietario di edificio unifamiliare, indipendentemente dal risultato della fattibilità o meno dell’intervento, costo che in genere corrisponde ad una certa somma per ogni unità immobiliare. Diversi General Contractor, ESCo (Energy Service Company) offrono gratuitamente tale studio al committente (facendolo poi rientrare nelle spese del 110 %) a condizione che, se risulta fattibile l’intervento, il committente sia poi vincolato a stipulare con loro il contratto di appalto dei lavori, a pena di dover loro pagare, se rinuncia, un importo (che va predeterminato) per tale studio di fattibilità.
*Presidente Confedilizia Piemonte e Valle d’Aosta, Coordinamento legali Confedilizia
da Confedilizia notizie, ottobre ’20
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