Rispondendo in audizione a numerose sollecitazioni da parte di parlamentari di maggioranza e opposizione, il ministro Gualtieri ha detto che la cedolare secca sugli affitti dei negozi, scaduta lo scorso 31 dicembre, non è stata confermata per ragioni di bilancio, pur non essendovi una preclusione di merito da parte del Governo.
Al proposito, il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, ha dichiarato:
“Il rinnovo della cedolare avrebbe un onere limitatissimo, poco più di 150 milioni di euro (per rendere l’ordine di grandezza, si tratta dello 0,5 per cento della manovra 2020). Vista la sua importanza per arginare la gravissima crisi dei locali commerciali, oltre che per contribuire al decoro e alla sicurezza delle nostre città, riteniamo che il Governo dovrebbe compiere ogni sforzo per recuperare una misura unanimemente considerata in modo positivo.
Quanto alla cedolare per gli affitti abitativi a canone concordato, il ministro Gualtieri, confermando quanto anticipato a Confedilizia dal sottosegretario Guerra, ha assicurato che il Governo sta valutando i vari emendamenti presentati al decreto Milleproroghe per la sua estensione ai Comuni colpiti da calamità naturali. Confidiamo, al riguardo, che l’esito sia positivo, considerato che – a nostro giudizio, per quanto emerge dalla relazione tecnica alla legge di bilancio – la misura non comporterebbe oneri per lo Stato”.
Roma, 30 gennaio 2020
UFFICIO STAMPA