Padova
Ai piedi del Monte Lozzo sorge il Castello di Valbona (Padova), innalzato dai padovani nella prima metà del XIII secolo. Il termine Valbona identifica una terra fertile e produttiva, così chiamata da quando venne bonificata. Le mura del castello hanno una merlatura in parte guelfa e in parte ghibellina, segno delle diverse simpatie politiche dei signori che si sono susseguiti nel corso dei secoli. Ai quattro angoli sorge una massiccia torre esagonale e su tutto svetta la torre maestra, alta 22 m. Due torri quadrate sono innestate a destra della porta est e a sinistra di quella ovest. Entrambe le porte erano fornite di ponti levatoi. Alla sua costruzione il castello apparteneva ai conti Maltraverso da Lozzo, passò poi alla signoria da Carrara che durante la lunga dominazione incastonò il proprio emblema al di sopra della porta occidentale. Con la caduta dei Carraresi sarà la Repubblica di Venezia a esercitare la propria egemonia sul territorio. Durante il periodo di pace di cui godette lo stato di terraferma della Serenissima i fortilizi persero progressivamente la loro funzione difensiva. Quello di Valbona passò di privato in privato finché nel 2017 l’ultima gestione si vide costretta a chiudere i battenti lasciando incustodito l’antico maniero che è tuttora in attesa – scrive Andrea Pugliese sul giornale dell’arte – di essere sottratto al degrado.
da Confedilizia notizie, Marzo ’20
Confedilizia notizie è un mensile che viene diffuso agli iscritti tramite le Associazioni territoriali della Confederazione.