Apprendo con grande soddisfazione l’apprezzamento del Superbonus 110% da parte delle associazioni europee delle imprese, degli artigiani delle costruzioni e dei proprietari immobiliari. Oggi hanno infatti espresso, attraverso un comunicato, il loro sostegno a questa misura che abbiamo realizzato per il rilancio dell’economia del Paese, definendola un esempio per tutta l’Europa e chiedendone l’adozione da parte di tutti i Paesi.
Green “Superbonus“: Our support to the Italian plan to relaunch
the real estate and construction sectors
Brussels, 26 May 2020 – We European real estate and construction associations welcome and support the green Superbonus proposed by the Italian government to relaunch the building sector.
The COVID-19 pandemic has deeply disrupted the EU economy, the life of European citizens and business actors. The EU real estate and construction sectors have not been spared from those challenges. Urgent and unprecedented actions are necessary to promote ambitious measures for a revival of the building sector. At EU and national levels, the focus is put on Green Recovery.
In this context, the Italian Superbonus – a 110% tax discount on the expenditure for energy and anti-seismic renovation which merges two existing tools that have proven their efficacity after the 2008 economic crisis, namely the Ecobonus and the Sismabonus – has been announced. Households will be able to make use of the Superbonus to deduct renovation work on houses and condominiums billed from July 1, 2020 to December 31, 2021. The tax advantage will be 110% of the costs incurred to be spread over five years, without income requirements. The credit can be used directly by the beneficiary, or it can be transferred to the supplier (e.g. contractor) carrying out the intervention, that can decide to discount it on its fiscal duties or transfer it to banks and/or financial intermediaries.
Most of the works already planned for the Ecobonus and the Sismabonus should be covered by the incentive, with the addition of two important sets of measures: photovoltaic and the purchase of batteries and charging stations for electric cars. The 110% Superbonus will also facilitate work on common parts of multi-apartment buildings.
Our associations fully support the scheme hoping that in Parliament the measure will be improved to scale up its benefits and effectiveness. This would notably require including all types of houses[1] in the scheme, simplifying the conditions to pass on the credit to renovation companies and extending its timeframe of the scheme to factor in the long decision-making process in condominiums and postponement in permit procedure. With about EUR 7 billion investment until 2023 it should promote sustainable growth, improve energy efficiency and reduce CO2 emissions. Despite the large initial public investment required, the cost of the scheme should be compensated by increased tax revenue from business and job creation.
For all these reasons, we consider the Superbonus can set an example in Europe as a useful tool to foster a green recovery in the building and construction sector by setting incentives for households and companies. In the context of the Green Deal, member states should foster tax incentives considered by our sector as one of the most successful ways to encourage renovation decisions.
Emmanuelle Causse Secretary General International Union of Property Owners (UIPI) |
Domenico Campogrande
Director General European Construction Industry Federation (FIEC) |
Eugenio Quintieri Secretary General European Builders Confederation (EBC) |
[1] The Superbonus can be used for rental properties only for the seismic part, not the part linked to energetic renovation, which will limit the impact of the scheme and complexify its implementation.
“Superbonus” verde: Il nostro sostegno al piano italiano di rilancio
del settore immobiliare e delle costruzioni
Bruxelles, 26 maggio 2020 – Noi associazioni europee del settore immobiliare e delle costruzioni accogliamo e sosteniamo il Superbonus verde proposto dal governo italiano per il rilancio del settore delle costruzioni.
La pandemia COVID-19 ha profondamente sconvolto l’economia dell’UE, la vita dei cittadini europei e degli operatori economici. I settori immobiliare e delle costruzioni dell’UE non sono stati risparmiati da queste sfide. Sono necessarie azioni urgenti e senza precedenti per promuovere misure ambiziose per il rilancio del settore edilizio. A livello UE e nazionale, l’accento è posto sulla ripresa verde.
In questo contesto, è stato annunciato il Superbonus italiano – uno sconto fiscale del 110% sulla spesa per le ristrutturazioni antisismiche e quelle volte al risparmio energetico e che fonde due strumenti esistenti che hanno dimostrato la loro efficacia dopo la crisi economica del 2008, ovvero l’Ecobonus e il Sismabonus. Le famiglie potranno usufruire del Superbonus per dedurre i lavori di ristrutturazione delle case e dei condomini fatturati dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021. Il vantaggio fiscale sarà del 110% dei costi sostenuti da ripartire su cinque anni, indipendentemente dal reddito del beneficiario. Il credito può essere utilizzato direttamente dal beneficiario, oppure può essere trasferito al fornitore (es. impresa di ristrutturazione) che effettua l’intervento, che può decidere di scontarlo dai propri oneri fiscali o trasferirlo a banche e/o intermediari finanziari.
La maggior parte dei lavori già previsti per l’Ecobonus e il Sismabonus dovrebbero essere coperti dall’incentivo, con l’aggiunta di due importanti misure: il fotovoltaico e l’acquisto di batterie e stazioni di ricarica per auto elettriche. Il Superbonus al 110% faciliterà anche i lavori su parti comuni di edifici multi appartamenti. Le nostre associazioni sostengono pienamente il programma, sperando che in Parlamento il provvedimento venga migliorato per aumentarne i benefici e l’efficacia. Ciò richiederebbe in particolare l’inclusione nel programma di tutti i tipi di abitazione[1], la semplificazione delle condizioni per il trasferimento del credito alle società di ristrutturazione e l’estensione dei tempi del programma per tener conto del lungo processo decisionale nei condomini e il rinvio della procedura di autorizzazione. Con circa 7 miliardi di euro di investimenti fino al 2023 dovrebbe promuovere una crescita sostenibile, migliorare l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di CO2. Nonostante gli ingenti investimenti pubblici iniziali richiesti, il costo del regime dovrebbe essere compensato da un aumento del gettito fiscale derivante dalle attività commerciali e dalla creazione di posti di lavoro.
Per tutte queste ragioni, riteniamo che il Superbonus possa rappresentare un esempio in Europa come strumento utile per favorire una ripresa verde nel settore dell’edilizia e delle costruzioni, stabilendo incentivi per le famiglie e le imprese. Nel contesto del Green Deal, gli Stati membri dovrebbero promuovere gli incentivi fiscali considerati dal nostro settore come uno dei modi più efficaci per incoraggiare le decisioni di ristrutturazione.
Emmanuelle Causse Segretario Generale International Union of Property Owners (UIPI) |
Domenico Campogrande Direttore Generale European Construction Industry Federation (FIEC) |
Eugenio Quintieri Segretario Generale European Builders Confederation (EBC) |
[1] Il Superbonus può essere utilizzato per le proprietà in affitto solo per la parte sismica, non per la parte legata alla ristrutturazione energetica, che limiterà l’impatto del progetto e ne complicherà la realizzazione.