La copertina di questo numero di Confedilizia notizie è dedicata a un importante risultato raggiunto dalla nostra Confederazione, per il quale abbiamo lavorato intensamente – a Roma e a Bruxelles – per oltre due anni.
La proposta di direttiva europea sull’efficientamento energetico degli edifici – come impostata fino a qualche settimana fa – rappresentava un pericolo reale per il risparmio immobiliare degli italiani. Imponeva l’effettuazione di interventi edilizi rilevanti e costosi entro scadenze temporali strettissime, prefigurando conseguenze devastanti per l’intero comparto: svalutazione del patrimonio, crollo delle compravendite, aumento dei canoni di locazione, caos nei condominii, crescita dei prezzi di materie prime, manodopera e attività professionali concernenti i lavori, sottrazione di attenzione e risorse dalle attività di miglioramento sismico degli immobili.
Abbiamo dovuto subire gli attacchi di chi, strumentalmente, ci attribuiva l’etichetta di nemici dell’ambiente, ma abbiamo continuato ad affermare in ogni sede che l’ambiente non può essere salvaguardato attraverso interventi vincolistici, bensì tramite politiche di incentivazione da attuarsi dopo avere messo in chiaro quali siano le priorità. Anche per non arrivare al risultato, assurdo, di dotare dell’ormai mitico cappotto termico ogni immobile (ipotesi che speriamo sia lungi dal diventare realtà, anche pensando al nostro immenso patrimonio immobiliare di pregio storico e architettonico) e di accorgersi subito dopo di non aver difeso quegli edifici dai pericoli provenienti dalla natura.
Naturalmente non abbassiamo la guardia e continuiamo a vigilare. Lieti, però, che l’ultima riunione del “trilogo” abbia visto ribaltarsi i rapporti di forze in essere da molti anni.
Con la stessa sincerità con la quale abbiamo dato atto al Governo del lavoro svolto per giungere al cambio di rotta sulla direttiva “case green”, abbiamo rappresentato allo stesso Governo, e alla maggioranza tutta, la nostra delusione per il testo del disegno di legge di bilancio per il 2024. In questa pagina diamo conto di quanto abbiamo detto in Parlamento il 7 novembre, all’avvio delle audizioni sulla manovra, il cui testo definitivo sarà spiegato e commentato sul primo Cn del 2024.
Giorgio Spaziani Testa
da Confedilizia notizie, novembre ’23
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