L’on. Girolamo Pisano (M5S) ha chiesto chiarimenti al Ministro dell’economia e delle finanze in merito alla corretta applicazione della nuova disciplina della tracciabilità dei corrispettivi pagati dai condominii per prestazioni relative a contratti di appalto di opere o servizi ai sensi del nuovo comma 2-ter, D.P.R. 29.9.’73 n. 600, introdotto dalla legge di bilancio 2017 (cfr. Cn gen. ’17). In particolare, il deputato ha chiesto di sapere se il pagamento da parte dei condominii mediante l’utilizzo di bollettini postali con provvista in contanti, senza riferibilità al conto corrente intestato dal disponente, soddisfi il requisito della tracciabilità previsto dalla normativa in questione.
Nel sua risposta, il delegato del Governo, il Viceministro Luigi Casero, ha anzitutto ricordato che con l’introduzione di tale norma il legislatore ha inteso assicurare una maggiore trasparenza delle contabilità condominiali. Infatti, nonostante la l. n. 220 del 2012 (c.d. riforma del condominio), mediante la riscrittura dell’art. 1129 del codice civile, abbia introdotto l’obbligo di far transitare ogni somma ricevuta a qualunque titolo dai condòmini o da terzi su un conto corrente bancario o postale intestato al condominio, non era comunque certo che ogni pagamento fosse effettuato mediante bonifico o assegni bancari/circolari poiché il soggetto abilitato ad operare sul conto avrebbe potuto effettuare un prelevamento di denaro contante e, successivamente, effettuare il pagamento per contanti.
Con l’entrata in vigore delle nuove disposizioni, invece, il pagamento dei corrispettivi derivanti da contratti di opere o prestazioni di servizi deve necessariamente essere effettuato mediante bonifico bancario (o postale), assegno bancario (o postale), assegni circolari o vaglia postali o, ancora, carte di credito, carte di debito, carte prepagate. Ciò posto, il Viceministro ha chiarito che per l’Agenzia delle entrate il controllo da parte dell’amministrazione finanziaria “sarebbe comunque assicurato laddove venisse utilizzato un bollettino di conto corrente postale, purché con riferibilità a conto corrente intestato al percipiente.”
Estratto “TUTTOCONDOMINIO”, Confedilizia notizie, marzo ’17
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